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Recettori sensoriali: come funzionano gli organi di senso

  • Creato da COREBO
  • Categorie Fisiologia e Biochimica
  • Data 5 Giugno 2019
  • Commenti 1 commento
  • Tags
recettori sensoriali

In questo articolo spiegheremo, con una breve guida, come i recettori sensoriali funzionino.

Sappiamo che la vita dell’essere umano dipende anche dalla relazione che esiste tra gli stimoli esterni e quelli interni e da come essi vengono gestiti dal nostro sistema nervoso.

Ma come è possibile che avvenga tutto questo e quali meccanismi ci stanno alla base? Vediamolo di seguito.

 

Cosa sono i recettori sensoriali

I recettori sensoriali sono dei trasduttori biologici, per capire meglio possiamo paragonarli, ad esempio, alle cellule fotoelettriche che regolano l’apertura di un cancello automatico. Ancora possiamo paragonarli al microfono utilizzato in qualsiasi cellulare.

I nostri recettori sono costituiti da cellule specializzate nel trasformare uno stimolo in un segnale che viene riconosciuto dalle cellule nervose generando il potenziale di azione. Questo è il fenomeno “elettrico” che sta alla base del funzionamento del nostro sistema nervoso.

I recettori a volte possono essere molto sensibili come, ad esempio, quelli termici sulla lingua dei serpenti: sono capaci di distinguere variazioni di un millesimo di grado!

recettori sensoriali cosa sono

La classificazione dei recettori

La fisiologia in genere classifica i recettori nei seguenti tipi:

  • Meccanocettori per il tatto e l’udito
  • Recettori quelli per lo stiramento
  • Chemocettori per l’olfatto e il gusto, gli ioni H+;
  • Fotorecettori per la vista;
  • Termocetori per la temperatura
  • Nocicettori per il dolore.

Questo elenco è valido per l’uomo, ma nel regno animale esistono altri tipi di recettori sensoriali come ad esempio:

  • per gli uccelli i magnetocettori per orientarsi;
  • per i pescecani gli elettrocettori per rilevare i campi elettrici della preda.

Ancora, un’altra classificazione è basata sulla fonte dello stimolo, ovvero:

  • Si parla di esterocettori quando lo stimolo è esterno al corpo;
  • Si parla di enterocettori quando lo stimolo è interno al corpo.

 

Inoltre, esistono i propriocettori come l’apparato tendineo del Golgi il quale essendo all’interno di un organo è considerato doppiamente interno. Un interessante recettore molto importante nella regolazione e nell’espressione della forza.

Il riconoscimento dello stimolo

Come possibile riconoscere una sensazione da un rumore assordante rispetto a un altro stimolo?

Il sistema nervoso centrale lavora attraverso i potenziali elettrici, in particola sull’intensità dello stimolo che è data dalla frequenza di scarica.

Di fatto uno stimolo piccolo genera un potenziale basso a bassa frequenza, al contrario uno stimolo grande genera un potenziale alto ad alta frequenza.

recettori sensoriali

Questi segnali giungono alla corteccia cerebrale in determinate aree del cervello come ad esempio quella di visivo e sensitiva per essere elaborati.

Ogni parte del corpo proietta i suoi segnali all’interno della corteccia generando la cosidetta rappresentazione somatotopica.

Infine, recettori sensoriali hanno un modo differente di rispondere agli stimoli. Infatti, alcuni rispondono all’inizio e alla fine della stimolazione e questi sono detti fasici come, ad esempio, i meccanocettori. Invece, all’opposto abbiamo recettori che rispondono in modo continuo e sono detti tonci, come ad esempio i nocicettori.

Per quanto riguarda l’uomo in particolare si studiano i sensi cutanei la vista e l’udito che saranno oggetto di prossimi articoli.

A cura del Dottor Stefano Murisengo

 

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