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Vitamina D: cosa serve e come funziona?

  • Creato da COREBO Lite
  • Categorie Nutrizione e Integrazione
  • Data 16 Ottobre 2018
  • Commenti 2 commenti
  • Tags biochimica e sport, dieta e salute, fisiologia della nutrizione
vitamina D

La vitamina D è famosa per essere associata alla crescita e alla salute delle ossa, in realtà le sue funzioni son diverse e in questo articolo chiariremo nel modo più semplice possibile alcuni aspetti importanti.

 

Cos’è e com’è prodotta la Vitamina D

Questa vitamina ha la caratteristica di essere liposolubile, oltre alla sua presenza negli alimenti il nostro corpo è in grado di produrla in determinate condizioni.

In realtà, non è presente un’unica molecola, ma se ne trovano forme diverse. In particolare, quelle di valore metabolico sono due:

  1. l’ergocalciferolo (D2) prodotta da alcuni lieviti e piante;
  2. il colecalciferolo (D3) di origine animale.

Purtroppo, la vitamina D2 è velocemente degradata dal fegato, dunque  la più importante è la vitamina D3.

vitamina D

Sebbene con il temine di vitamina si intenda “una sostanza necessaria che il nostro organismo non è in grado di produrre”, la vitamina D può essere prodotta dalla pelle grazie all’esposizione al Sole.

Proprio questa particolare caratteristica la rende più simile ad un ormone piuttosto che ad una sostanza “essenziale” assumibile solo dall’esterno.

Attenzione però, solo i raggi UVB con una lunghezza d’onda tra i 290 e 315 nm sono quelli utili! Ma questo cosa vuol dire? Che sarà necessario prendere il Sole per un determinato periodo!

Quali sono i passaggi che caratterizzano la produzione di Vitamina D partendo dai raggi solari e che ogni corso di nutrizione e integrazione dovrebbe trattare?

  • I raggi UVB del Sole trasformano il 7-deidrocolesterolo (la provitamina D3) in colecalciferolo (vitamina D3);
  • La Vitamina D3 entra nel circolo sanguigno e viene trasportata al Fegato;
  • Il Fegato trasforma la Vitamina D3 in calcidiolo ( 25-idrossi-D3 );
  • Il calciolo viene rilasciato nel sangue e trasportato alle cellule dei reni;
  • I reni trasformano il calcidiolo in calcitriolo ( 1alfa,25(OH)2D3 ), la forma attiva di vitamina che raggiungerà gli organi bersaglio!

La produzione della vitamina diminuisce con l’invecchiamento, poiché nel soggetto anziano la presenza della provitamina D3 è fisiologicamente inferiore rispetto ai giovani.

Infine, la vitamina D può essere assunta direttamente dagli alimenti. In particolare, la troviamo nei pesci come salmone, sardine, tonno, inoltre è presente nel burro, nelle uova e nella carne.

vitamina D

 

L’equilibrio del calcio e la Vitamina D

La funzione principale della Vitamina D è mantenere adeguati livelli del calcio nel sangue. Infatti, questa molecola è così importante che il suo controllo è operato anche dal paratormone (PHT).

Ebbene, il PHT è rilasciato nel caso in cui il calcio nel sangue sia troppo basso. Di conseguenza, questo ormone esercita la sua funzione a livello renale favorendo la reazione che produce il calcitriolo.

Ancora, un’altra funzione è quella di rendere le cellule intestinali più sensibili all’assorbimento del calcio. Infatti, il calcio presente negli alimenti è assorbito a livello del duodeno e del digiuno grazie all’azione del calcitriolo sugli enterociti.

 

Le altre funzioni della Vitamina D

Sulle cellule beta del Pancreas sono presenti dei recettori per il calcitriolo, queste particolari cellule producono insulina! Di conseguenza, questa caratteristica ci fa capire come una carenza di Vitamina D potrebbe contribuire all’insorgenza dell’insulino-resistenza.

Ancora, altre funzioni di questa vitamina sono quella di regolare il sistema immunitario e prevenire le forme tumorali. Però, è bene precisare un aspetto importante per non creare false aspettative.

Infatti, la relazione fra i livelli di Vitamina D e alcune forme di cancro non è ancora bene definita come riporta un recente articolo dell’AIRC.

Spieghiamoci meglio, il punto non ancora chiaro è tra questi due aspetti:

  1. La presenza di adeguati livelli di vitamina D nei soggetti sembrerebbe più legato ad uno stile di vita sano e quindi men favorevole alla comparsa dei tumori (E questa sembrerebbe essere la tesi più vicina alla realtà);
  2. L’azione diretta del calcitriolo inibirebbe la proliferazione delle cellule maligne. (In particolare nelle forme di tumore al colon).

Pertanto, attendiamo ulteriori passi della ricerca e nel frattempo non facciamoci mancare un po’ di vitamina D.

vitamina D

Per quanto riguarda lo Sport cosa c’è di importante da sapere?

Un recente studio di Owens e colleghi ha rilevato che negli sportivi l’integrazione di Vitamina D è più efficacie per la performance sportiva quando si utilizzando piccole dosi giornaliere piuttosto che una grande dose mensile (Owens DJ et al., 2017).

 

I numeri della Vitamina D

Secondo il British Medical Jurnal un livello nel sangue di Vitamina D3 (25-idrossi-D3)  inferiore ai 20 nanogrammi al millilitro (ng/mL) è una forma di carenza, mentre valori compresi tra 21 e 29 ng/mL sono considerati un’insufficienza.

Nel mondo, a seconda delle aree geografiche prese in considerazione, la carenza di questa vitamina sembrerebbe colpire dal 40% all’80% della popolazione. In Italia pare che quest’ultima percentuale sia quella più rappresentativa della situazione reale!

Il fabbisogno di Vitamina D è da zero (grazie all’esposizione al Sole) a 15 ng al giorno. Ovviamente è maggiore in caso di gravidanza e intensa attività sportiva. Infine, la dose tossica è considerata a 50 ng.

Conclusioni finali

Come abbiamo visto, la vitamina D riveste un ruolo fondamentale nel metabolismo delle ossa e può essere un indice del buon stato di salute generale.

Inoltre, una sua assunzione giornaliera sembrerebbe essere più efficacie rispetto a singole dosi mensili.

Di conseguenza, il controllo periodico dei livelli di questa vitamina è fondamentale soprattutto considerando i recenti dati sulla sua carenza a livello mondiale forniti dal British Medical Jurnal.

 

vitamina D

 

Poiché questa vitamina ha molteplici funzioni ed una sua carenza influisce negativamente sia sulla salute che sull’attività fisica, personalmente, invito tutti i miei clienti a fare un controllo annuale.

Questo consiglio è ancor più valido nei soggetti anziani!

Infine, se possibile esporsi al Sole in modo adeguato e assumere alimenti che siano una buona fonte di questa preziosa vitamina!

 

A cura del Dottor Stefano Murisengo

 

Disclaimer: Le informazioni del presente articolo sono esclusivamente di tipo informativo e divulgativo, rivolgetevi sempre a personale medico per le diagnosi e le terapie delle malattie!

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BIBLIOGRAFIA – REFERENCES E APPROFONDIMENTI:

  1. https://www.airc.it/cancro/prevenzione-tumore/il-sole/vitamina-d ;
  2. https://bestpractice.bmj.com/topics/en-us/641 ;
  3. Arienti G, 2011, Le basi molecolari della nutrizione, 3° edizione, Piccin;
  4. Owens DJ, Tang JC, Bradley WJ, Sparks AS, Fraser WD, Morton JP, Close GL., Efficacy of High-Dose Vitamin D Supplements for Elite Athletes., Med Sci Sports Exerc., 2017, Feb;49(2):349-356;
  5. Siliprandi N, Tettamanti G., 2014, Biochimica medica, IV Edizione.

vitamina D

Tag:biochimica e sport, dieta e salute, fisiologia della nutrizione

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