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Osteoporosi: cos’è e quali sono i fattori di rischio
L’osteoporosi è una malattia sistemica che colpisce tutto lo scheletro del corpo umano aumentando il rischio di fratture.
Questa patologia colpisce il tessuto osseo sotto un duplice aspetto:
- Nella sua densità;
- Nel suo grado di calcificazione.
In questo articolo spiegheremo quali sono le conseguenze dell’osteoporosi, i fattori di rischio, come prevenirla e contenerne lo sviluppo.
Osteoporosi: fratture e conseguenze
Le fratture che si manifestano a causa di questa malattia colpiscono:
- la colonna vertebrale;
- il femore;
- La mano;
- Il polso.
La frequenza dell’osteoporosi nelle donne aumenta con l’età, in particolare il 40-50% dei soggetti nella fascia di età compresa tra i 70 e 79 anni. Invece, questo fenomeno nell’uomo anziano è circa metà di quello delle donne.
Questo argomento può essere affrontato nei corsi per personal trainer quando si affronta l’argomento legato alle malattie del benessere.
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Prima dalla manifestazione dell’osteoporosi si verifica un altro fenomeno: l’osteopenia.
La conseguenza della frattura del femore provoca il 50% delle disabilità, il 20% di decessi legati a emboli e trombi. Inoltre, aumenta di 2/3 volte il rischio di frattura dell’altro femore!
Osteoporosi: i fattori di rischio
Le cause delle fratture sono possono essere dovute a fattori che non sono modificabili come:
- La famigliarità;
- Appartenere al genere femminile;
- L’età avanzata;
- La presenza di un indice di massa corporea (BMI) inferiore a 19.
Però, fortunatamente esistono dei fattori di rischio modificabili e controllabili come ad esempio:
- L’apporto di vitamina D;
- L’apporto di calcio;
- L’abitudine al fumo e all’alcol;
- La modificazione dell’attività fisica;
- L’uso di farmaci in particolare il cortisone che è calciurico.
Ebbene, si può agire più facilmente sulle attività fisica incoraggiandola.
Infatti, per ottenere un miglioramento di questa malattia è necessario l’esercizio sotto carico che produce un effetto positivo riducendo la frequenza e anche la gravità delle cadute.
Inoltre, è necessario porre attenzione a praticare una dieta vegetariana poiché l’eccesso di fibre tenderà a sequestrare il calcio e i grassi.
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Osteoporosi: fa sempre bene l’attività fisica?
Se l’attività fisica è praticata in eccesso può avere serie conseguenze sulla salute delle ossa.
Infatti, nei maschi inizialmente si ha un incremento del testosterone e poi un suo decremento a causa del decremento di LH e FSH. Questa situazione altererà la spermatogenesi e la produzione di liquido seminale.
Invece, l’eccesso di attività fisica nella donna provocherà irregolarità mestruale. Nelle atlete si può manifestare la triade dell’atleta caratterizzata da:
- Amenorrea;
- Fratture da stress;
- Disturbi del comportamento alimentare.
Per concludere, ricordiamo che il trattamento deve essere personalizzato tenendo conto dell’età, del tipo di attività del soggetto. In genere la soluzione è un bilanciamento dell’attività fisica e una dieta adeguata.
A cura del Dottor Stefano Murisengo
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