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Fisiologia e Biochimica

CoreboSport » Blog » Osteoporosi: cos’è e quali sono i fattori di rischio

Osteoporosi: cos’è e quali sono i fattori di rischio

  • Creato da COREBO Lite
  • Categorie Fisiologia e Biochimica
  • Data 30 Gennaio 2019
  • Commenti 1 commento
  • Tags formazione del personal trainer
osteoporosi

L’osteoporosi è una malattia sistemica che colpisce tutto lo scheletro del corpo umano aumentando il rischio di fratture.

Questa patologia colpisce il tessuto osseo sotto un duplice aspetto:

  • Nella sua densità;
  • Nel suo grado di calcificazione.

In questo articolo spiegheremo quali sono le conseguenze dell’osteoporosi, i fattori di rischio, come prevenirla e contenerne lo sviluppo.

Osteoporosi: fratture e conseguenze

Le fratture che si manifestano a causa di questa malattia colpiscono:

  • la colonna vertebrale;
  • il femore;
  • La mano;
  • Il polso.

La frequenza dell’osteoporosi nelle donne aumenta con l’età, in particolare il 40-50% dei soggetti nella fascia di età compresa tra i 70 e 79 anni. Invece, questo fenomeno nell’uomo anziano è circa metà di quello delle donne.

Questo argomento può essere affrontato nei corsi per personal trainer quando si affronta l’argomento legato alle malattie del benessere.

osteoporosi

Prima dalla manifestazione dell’osteoporosi si verifica un altro fenomeno: l’osteopenia.

La conseguenza della frattura del femore provoca il 50% delle disabilità, il 20% di decessi legati a emboli e trombi. Inoltre, aumenta di 2/3 volte il rischio di frattura dell’altro femore!

Osteoporosi: i fattori di rischio

Le cause delle fratture sono possono essere dovute a fattori che non sono modificabili come:

  • La famigliarità;
  • Appartenere al genere femminile;
  • L’età avanzata;
  • La presenza di un indice di massa corporea (BMI) inferiore a 19.
  • osteoporosi

Però, fortunatamente esistono dei fattori di rischio modificabili e controllabili come ad esempio:

  • L’apporto di vitamina D;
  • L’apporto di calcio;
  • L’abitudine al fumo e all’alcol;
  • La modificazione dell’attività fisica;
  • L’uso di farmaci in particolare il cortisone che è calciurico.

Ebbene, si può agire più facilmente sulle attività fisica incoraggiandola.

Infatti, per ottenere un miglioramento di questa malattia è necessario l’esercizio sotto carico che produce un effetto positivo riducendo la frequenza e anche la gravità delle cadute.

Inoltre, è necessario porre attenzione a praticare una dieta vegetariana poiché l’eccesso di fibre tenderà a sequestrare il calcio e i grassi.

osteoporosi

Osteoporosi: fa sempre bene l’attività fisica?

Se l’attività fisica è praticata in eccesso può avere serie conseguenze sulla salute delle ossa.

Infatti, nei maschi inizialmente si ha un incremento del testosterone e poi un suo decremento a causa del decremento di LH e FSH. Questa situazione altererà la spermatogenesi e la produzione di liquido seminale.

Invece, l’eccesso di attività fisica nella donna provocherà irregolarità mestruale. Nelle atlete si può manifestare la triade dell’atleta caratterizzata da:

  • Amenorrea;
  • Fratture da stress;
  • Disturbi del comportamento alimentare.

Per concludere, ricordiamo che il trattamento deve essere personalizzato tenendo conto dell’età, del tipo di attività del soggetto. In genere la soluzione è un bilanciamento dell’attività fisica e una dieta adeguata.

A cura del Dottor Stefano Murisengo

osteoporosi

Tag:formazione del personal trainer

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